MARINA CHAVON aerea

La Romana – Repubblica Dominicana – Studi e progettazione delle opere marittime per la realizzazione e l’ampliamento di Casa de Campo

Committente: —
Periodo di esecuzione: 1997 / 2002-2004
Valore delle opere: Euro 20.000.000
Valore delle prestazioni: Euro 200.000

Il Marina di Casa de Campo è situato in prossimità della città di La Romana, lungo le coste meridionali della Repubblica Dominicana; affaccia sul Mar dei Carabi. La Scrivente si è occupata degli studi e della progettazione delle opere marittime per la realizzazione e l’ ampliamento del Marina i cui dati essenziali sono nel seguito rappresentati:

  • superficie complessiva dello specchio acqueo protetto: 84.000 m3;
  • superficie di specchio acqueo protetto per posto barca: 560 m3/p.b.;
  • sviluppo complessivo dei pontili: 682 m;
  • sviluppo complessivo del fronte ormeggiabile (entrambi i lati dei pontili sommati al fronte delle nuove banchine): 1.460 m.

L’ampliamento del Marina di Casa de Campo è consistito nella creazione di uno specchio acqueo aggiuntivo, posto a meridione del Marina esistente, protetto da una nuova diga di sopraflutto, che offre ormeggio a 150 imbarcazioni da diporto (di lunghezza fuori tutto compresa tra 210 ft / 64,0 m e 50 ft / 15,2 m). Il sistema di ormeggio è costituito da quattro pontili fissi, fondati su pali, da una banchina, limitrofa all’area del cantiere nautico. Nell’area del cantiere nautico sono presenti uno scivolo d’alaggio ed una darsena per travel lift.

La Scrivente ha prodotto, oltre ad una relazione descrittiva generale, una relazione tecnica di dimensionamento delle opere marittime, una relazione geotecnica, da una relazione di calcolo delle strutture in calcestruzzo armato, il computo metrico estimativo, il quadro economico riassuntivo ed, infine, gli elaborati grafici di commento. Sono stati inoltre effettuati lo studio di idraulica marittima comprendente l’analisi dell’esposizione del paraggio, del regime anemologico, delle condizioni ondose di largo e sottocosta e lo studio dell’agitazione ondosa interna al nuovo bacino. Quest’ultimo studio, in particolare, ha permesso di definire la configurazione planimetrica dell’imboccatura portuale contemperando la necessità di ridurre il moto ondoso entrante e quella di garantire una adeguato livello di accessibilità nautica del bacino protetto.

Opere di progetto

Diga di sopraflutto

La nuova diga di sopraflutto è costituita da un’opera a gettata avente andamento planimetrico curvilineo con la concavità rivolta verso terra e sviluppo longitudinale complessivo pari a circa 950 m. La diga è radicata in prossimità della foce in riva destra del Rio Chavòn e si sviluppa da est verso ovest. Il profilo trasversale della diga ha forma di “S” con berma al piede lato mare e mantellata di protezione esterna in massi naturali.

La mantellata, posta in opera alla rinfusa in doppio strato, ha pendenza del paramento esterno pari a 1 su 3,5 e del paramento lato porto pari a 2 su 3. Il coronamento è posto a quota +4,00 m s.l.m.m. ove i fondali al piede esterno sono inferiori al valore -4,90 m s.l.m.m. La berma lato mare ha quota di coronamento pari a +0,60 m s.l.m.m.

Lo strato filtro sottostante la mantellata è realizzato da un doppio strato di massi naturali; tale spessore è variabile sotto i piedi esterno e interno della diga per raccordarsi ai fondali naturali. Lo strato filtro è posto a sua volta sul nucleo in tout venant di cava posto in opera sul fondale esistente.Sulla testata del sopraflutto è posto un fanale di segnalazione marittima di colore verde con imbasamento massiccio in calcestruzzo.

Diga di sottoflutto

All’interno del bacino portuale di ampliamento è prevista la realizzazione di n. 4 pontili fissi su pali radicati alla diga di sopraflutto del Marina esistente ed aventi larghezza variabile tra 4,80 m e 2,80 m.

I pontili hanno quote di coronamento variabili (+1,50 m s.l.m.m., +1,40 m s.l.m.m., +1,40 m s.l.m.m. e +1,20 m s.l.m.m.).

I primi tre pontili sono radicati ortogonalmente alla diga preesistente mentre il quarto è radicato all’area banchinata del cantiere nautico. Sono costituiti da impalcati di calcestruzzo armato gettati in opera e poggianti su travi prefabbricate in c.a., poggianti a loro volta su pulvini di c.a. gettati in opera e solidarizzati ai pali prefabbricati in c.a. di sezione quadrata. Nel corpo degli impalcati sono previsti degli sfiati verticali per lo sfogo delle sottopressioni durante gli eventi estremi (tracimazione del sopraflutto e riformazione dell’onda).

I pontili centrali sono dotati di piazzole per la manovra dei piccoli veicoli gommati a trazione elettrica mentre per il pontile maggiore è prevista una piazzola di testata ove viene erogato il carburante alle imbarcazioni (i serbatoi rimangono nella diga alla radice del pontile). Alcuni pontili sono serviti da fingers per l’attracco laterale delle imbarcazioni, per gli altri è previsto il sistema di ormeggio mediante corpi morti, catenarie e cime in polipropilene.