Preliminare e Studio di Impatto Ambientale delle Opere Strategiche per il porto di Civitavecchia

Committente: Autorità portuale di Civitavecchia
Periodo di esecuzione: ____
Valore delle opere: Euro 150.837.740,69
Valore delle prestazioni: Euro ___

Progetto Preliminare Opere Strategiche

Nel 2003 ai sensi della Legge n. 443 del 21/12/2001 intitolata “Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive”, l’Autorità Portuale di Civitavecchia individua le Opere Strategiche per lo sviluppo del porto commerciale. Il 09/06/2003, ai sensi del D.Lgs 190/02, l’Autorità Portuale di Civitavecchia trasmette i progetti preliminari delle dieci Opere Strategiche individuate al Consiglio Superiore del Lavori Pubblici che si esprime con voto 185/2003 trasmesso con Nota Prot. N. 474 del 19/12/2003. In data 04/06/2003, ai sensi dello stesso D.Lgs. 190/02, la medesima Autorità Portuale trasmette al MATTM, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBAC) nonché alla Regione Lazio lo Studio di Impatto Ambientale necessario ad avviare la procedura di valutazione. Nel mese di ottobre del 2004, ai sensi della legge 21/12/2001 n. 443 e del D.Lgs 20/08/2002 n. 190, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) avvia l’istruttoria riguardante l’Hub Portuale di Civitavecchia che si conclude nel mese di dicembre dello stesso anno con esito favorevole tramite l’emanazione di un dispositivo normativo che recepisce interamente le prescrizioni contenute nei pareri emessi dal MATTM, dal MIBAC e dalla Regione Lazio.

Le Opere Strategiche hanno lo scopo di favorire l’incremento dei traffici marittimi auspicato per consentire la Porto di Civitavecchia di assumere il ruolo di HUB portuale del Tirreno. Tali opere, dunque, comportano un sostanziale aumento delle lunghezze di banchina disponibile, l’ottimizzazione e la specializzazione degli accosti e delle aree a terra dedicate. L’assetto portuale che consegue alla realizzazione delle Opere Strategiche (così come delineato dal P.R.P. approvato dal C.S.LL.PP. con voto n.209 del 29/10/2004 e con decreto V.I.A. n.4 del 2010) sancisce la definitiva separazione tra il porto storico, non più adatto ad accogliere i traffici commerciali stante la vicinanza al centro abitato, e il porto operativo, idoneo, invece, ad ospitare i traffici crocieristico, passeggeri e commerciale per la sua localizzazione esterna all’abitato e, soprattutto, per la agevole accessibilità stradale e ferroviaria di cui gode. Le Opere Strategiche individuate sono: 

  • Darsena Traghetti, destinata ad accogliere il traffico di cabotaggio con le isole; 
  • Darsena Servizi, destinata ad ospitare le autorità di pubblica sicurezza, i servizi portuali e l flotta peschereccia locale; 
  • Prolungamento diga foranea Antemurale C. Colombo, che nel delimitare la nuova imboccatura portuale, protegge adeguatamente dal moto ondoso la Darsena Traghetti; 
  • Prolungamento banchina n.13, utile ad incrementare gli accosti destinati al trafficocrocieristico;
  • Nuovo accesso al bacino storico, che nel definire la seconda imboccatura del Porto consentendo la definitiva separazione dei traffici marittimi tra porto storico e porto operativo;
  • Nuove banchine per l’area crocieristica e commerciale, volto ad incrementare la lunghezza di banchina e le aree a terra a tali traffici dedicate;– Pontile mobile di collegamento con l’antemurale Traianeo, utile a garantire il collegamento dell’antemurale alla terraferma e, conseguentemente, a consentire la fruizione;
  • Viabilità portuale dedicata principale, necessaria a garantire l’agevole distribuzione del traffico veicolare all’interno del porto operativo, dotata di ingressi dedicati per ciascuna area portuale;
  • Riqualificazione delle banchine del bacino storico, finalizzata a consentire un utilizzo  consapevole e rispettoso di un patrimonio storico di pregio;
  • Molo di sottoflutto, volto a garantire una migliore operatività dell’infrastruttura.

Studio di impatto ambientale

Lo Studio di Impatto Ambientale, redatto secondo le norme tecniche del DPCM 27/12/88, è statoarticolato nei tre quadri di seguito descritti.

Quadro di Riferimento Programmatico: la verifica della coerenza è stata condotta con  riferimento ai piani gli strumenti di programmazione e di pianificazione vigenti. L’analisi     effettuata dimostra che le Opere Strategiche e la trasformazione portuale da essa indotta non   presentano, nei contenuti e negli obiettivi, caratteri di disarmonia con gli strumenti sopra indicati.Quadro di Riferimento Progettuale: partendo dalla descrizione delle principali soluzioni  alternative e delle motivazioni della scelta progettuale sono stati descritti gli interventi strategici.

Quadro di Riferimento Ambientale: questo quadro è stato costruito selezionando le componenti  effettivamente interessate dalla realizzazione delle opere e dal loro funzionamento a regime. Le componenti ambientali approfondite durante lo Studio sono state:

  • Suolo e Sottosuolo
  • Vegetazione, Flora, Fauna ed Ecosistemi acquatici
  • Atmosfera e Rumore
  • Paesaggio
  • Sintesi non tecnica

Per lo SIA sono state effettuate indagini di campo che riguardano i seguenti aspetti:

  • la qualità dell’atmosfera;
  • il livello del rumore;
  • lo stato del suolo, sottosuolo ed dell’ambiente idrico;
  • le caratteristiche chimiche e biologiche della porzione di ambiente marino prospiciente il tratto di costa in esame;
  • la presenza eventuale di testimonianze storiche ed archeologiche segnalate dalle fonti bibliografiche e/o riscontrate in situ;
  • le caratteristiche del paesaggio, tenendo conto anche degli interventi attuati recentemente dalle diverse amministrazioni e dei loro indirizzi programmatici.

Le valutazioni effettuate consentono di sostenere che le opere in progetto contribuiscono in modo determinante:

  • al potenziamento del ruolo del porto nel centro Italia;  – al miglioramento delle condizioni economiche e sociali della popolazione;
  • alla riqualificazione del centro storico e dell’ambito urbano circostante;
  • al miglioramento della qualità urbana;
  • all’innalzamento del livello di efficienza del trasporto terrestre;
  • alla fluidificazione del traffico veicolare in ambito urbano conseguente alla separazione degli accessi al porto commerciale ed al porto storico.