Porto di Trieste – Realizzazione della Piattaforma Logistica in area portuale compresa tra lo Scalo Legnami e l’area ex-italsider e conseguenti opere di collegamento

Committente: Autorità Portuale di Trieste
Periodo di esecuzione: 2010 – 2015
Valore delle opere: I° Stralcio Euro 113.933.150,40
                                         II°Stralcio Euro 162.147.472,59
Valore delle prestazioni: Euro 1.500.000,00

l progetto relativo alla realizzazione della piattaforma logistica prevede il banchinamento dello spazio incluso tra lo Scalo Legnami e la Ferriera di Servola per un’area complessiva di ~ 245’000 m2 di cui ~ 140’000 m2 attualmente occupati da specchi d’acqua. L’intervento intende ampliare le aree operative a servizio del porto attualmente esistenti, con il trasferimento delle attività dal Porto Vecchio alla nuova piastra che dovrebbe ridurre drasticamente il traffico pesante proveniente dalla Grande Viabilità Triestina attraverso il passaggio di S. Andrea e lungo le Rive cittadine.

La realizzazione della piastra logistica consentirà l’acquisizione di un nuovo accosto attrezzato per navi RO-RO, la creazione di nuovi accosti per merci e containers, la possibilità di utilizzare le aree retrostanti per le operazioni portuali e/o l’accostamento e la movimentazione di container e deposito merci. I terminal così realizzati saranno contestualmente collegati alla Grande Viabilità favorendo le operazioni di imbarco/sbarco ed un’agevole movimentazione su gomma e soprattutto su ferro.

Le aree interessate dall’intervento e le zone di mare prospiciente, oltre a rientrare nell’ambito del demanio marittimo, ricadono all’interno del Sito inquinato di Interesse Nazionale di Trieste, istituito con Decreto del Ministero dell’Ambiente e del Territorio n.639/RIBO/M/DI/B del 24.02.03.

Le soluzioni progettuali adottate in sede di redazione del progetto definitivo anticipano l’attuazione di quanto previsto nell’Accordo di Programma per il S.I.N. di Trieste, mediante:

  • la realizzazione di una barriera impermeabile di intercettamento della falda, con captazione e trattamento (pump and treat) delle acque drenate (bonifica a terra delle acque di falda);
  • la bonifica dei terreni contaminati mediante la rimozione, la caratterizzazione ed il conferimento a discarica o a idoneo impianto di trattamento degli hot-spot e dei rifiuti, in conformità alle risultanze dell’Analisi di Rischio, previa classificazione ai fini dell’attribuzione del codice CER (bonifica a terra dei terreni);
  • la verifica della qualità ambientale del terreno lasciato in situ in corrispondenza degli scavi di bonifica effettuata, mediante il prelievo ed analisi di campioni di terreno dal fondo scavo e dalle pareti dello stesso (bonifica a terra dei terreni);
  • la bonifica dell’area marina mediante dragaggio dei sedimenti contaminati come da indicazioni del Ministero dell’Ambiente (bonifica a mare).

Il progetto definitivo, caratterizzato da un complesso iter approvativo secondo il percorso procedimentale delle opere strategiche e quindi con finanziamento ed iter approvativo del CIPE (Delibere CIPE n.99/2004, n. 148/2005, 75/2006, 57/2012), prevede di rettificare la linea di costa esistente mediante la realizzazione di una piattaforma su sedime marino con un banchinamento pensile a pali e piastre. L’opera presenta un fronte di accosto di lunghezza complessiva pari a circa 1’130 m, ripartiti tra il I Stralcio (482 m) ed il II Stralcio (746 m). Nello specifico il fronte mare ricadente nel:

  • I Stralcio, per una lunghezza complessiva pari a 482 m, sarà occupato da opere a giorno su pali, da banchina pensile su dalles prefabbricate, da cassoni cellulari chiusi, di cui alcuni da realizzare ex novo ed altri esistenti da ristrutturare;
  • II Stralcio, per una lunghezza complessiva di 746 m, sarà occupato da opere a giorno su pali, a tergo delle quali verrà predisposto il conterminamento impermeabile della cassa di colmata;

L’intervento della piattaforma logistica, nel complesso, richiederà l’utilizzo di pali a grande diametro e di piastre prefabbricate in calcestruzzo armato precompresso.

Le principali caratteristiche della piattaforma logistica di I Stralcio sono:

  • Area complessiva d’intervento: ~ 122’700 m2 (12,27 ha);
  • Lunghezza banchine: ~ 480 m;
  • Area piazzali scoperta: 114’900 m2;
  • Area banchina pensile (da realizzare su pali e piastre): 65’200 m2;
  • Volume di fanghi allocabili sotto la banchina pensile: 480’000m3;
  • Fondali fronte mare compresi tra 10 e 13 m s.l.m.m.;
  • Quota banchina pari a 2,60 m s.l.m.m.

I principali dati numerici dell’intervento di II Stralcio sono: Area complessiva d’intervento:

  • ~ 120’600 m2 (12,06 ha); Lunghezza banchine:
  • ~ 746 m; Area piazzali scoperta: 120’600 m2;
  • Area banchina pensile (da realizzare su pali e piastre): 77’040 m2;
  • Volume di fanghi allocabili sotto la banchina pensile: 580’000 m3;
  • Fondali fronte mare compresi tra 10 e 14 m s.l.m.m.;
  • Quota banchina pari a 2,60 m s.l.m.m

La soluzione progettuale adottata in sede di redazione del progetto definitivo di I Stralcio e II Stralcio presenta il pregio di garantire tempi brevi e certi sotto il profilo dell’esecuzione e la possibilità di impiego della parte sottostante come cassa di colmata ambientale, ove potranno essere conferiti – in accordo con quanto previsto dal Comma 996 della Legge 296/06 – sia i dragaggi connessi con la realizzazione della Piattaforma Logistica, sia i futuri dragaggi provenienti da altre aree portuali, nel rispetto dei limiti di classificazione dei sedimenti come “rifiuti non pericolosi”.