metaponto difesa costiera

Comune di Metaponto – Intervento di mitigazione del fenomeno di erosione costiera del Metapontino

Committente: Il Commissario Straordinario Delegato
Periodo di esecuzione: 2013
Valore delle opere:  Euro 2.965.688,72
Valore della prestazione: Euro  98.585,36

L’Intervento di mitigazione del fenomeno di erosione costiera del Metapontino, attuato dal Commissario Straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione Basilicata, ha visto Acquatecno progettista del livello definitivo ed esecutivo tra il 2012 ed il 2014, sulla base del Progetto Preliminare posto a base di gara.
L’area di intervento, localizzata sul litorale jonico della Basilicata, in provincia di Matera, è stata caratterizzata negli ultimi anni da intensi fenomeni erosivi che hanno determinato una situazione di grave incremento del livello di rischio che si associa ad eventi naturali calamitosi (mareggiate, ingressioni marine, erosione, ecc.).
Il progetto redatto da Acquatecno, approvato in sede di Conferenza di Servizi ed appaltato dalla Stazione Appaltante, è stato cantierizzato nel 2014 ed è in corso l’attività di monitoraggio ed il collaudo. L’opera progettata prevedeva la realizzazione di 7 barriere soffolte aventi una lunghezza di 140 m, sommergenza di 0,50 m ed intervallate da varchi di 75 m lungo un tratto di costa di 1600m.
Il dimensionamento è stato effettuato sulla base di un approfondito studio del moto ondoso, prendendo come boa di riferimento quella di Crotone. Tale studio è stato quindi integrato con un’analisi statistica del moto ondoso, individuando l’onda di progetto utilizzando un tempo di ritorno di 50 anni. Lo studio è stato altresì supportato da una complessa fase di rilievo batimetrico e topografico aggiornato in più fasi temporali della progettazione per tener conto dell’andamento annuale della linea di costa.
Durante la redazione del progetto sono state eseguite delle simulazioni numeriche, una per la stima delle correnti indotte tra i varchi delle barriere, per studiare l’evoluzione dei fondali e per impedire la dispersione verso largo dei sedimenti, la seconda per determinare l’evoluzione a lungo termine della linea di riva per verificare gli scenari indotti dalla presenza delle opere.
In termini di materiali scelti per la realizzazione delle scogliere, sulla base dell’altezza d’onda incidente sulla struttura di difesa è stata adottata una mantellata in doppio strato di massi naturali da 6 a 8 t. con un nucleo in massi naturali di pezzatura pari a 50 – 1000 Kg.
Particolare attenzione è stata incentrata sullo studio della trasmissione del moto ondoso a tergo delle scogliere valutandone l’entità di dissipazione operata dalle stesse nonché verificata della risalita del moto ondoso e calcolato il run-up ovvero l’ entità della risalita del livello marino sul litorale.
Per poter migliorare le condizioni geotecniche del suolo, ovvero per impedire che il materiale del nucleo sprofondasse o si disperdesse in mare, il progetto ha previsto la realizzazione di un fondo con un geotessile non tessuto in fibre. Lungo i bordi laterali delle barriere soffolte son state inserite delle berme in massi naturali di I categoria (50 – 1000 Kg) per impedire lo scalzamento al piede e la destabilizzazione delle scogliere per effetto dell’azione del moto ondoso e delle correnti indotte da esso.
In termini di sicurezza, le barriere realizzate sono state segnalate con boe galleggianti d’intesa con le prescrizioni della Capitaneria di Porto competente, al fine di informare i natanti ed i bagnati della presenza di tali opere in quanto la sommergenza.