Ufficio Direzione Lavori al Porto di Napoli – Adeguamento della Darsena di Levante a terminal contenitori, mediante colmata e conseguenti opere di collegamento – 2° stralcio, struttura cassa di colmata e banchina

Committente: Autorità portuale di Napoli
Periodo di esecuzione: 2012/2016
Valore delle opere: Euro 82.877.973,75
Oneri di sicurezza: Euro 2.498.097,18
Valore delle prestazioni: Euro 2.158.156,83

I “Lavori di adeguamento della Darsena di Levante a terminal contenitori, mediante colmata e conseguenti opere di collegamento – 2° stralcio, struttura cassa di colmata e banchina-“ sono parte del più ampio progetto di realizzazione del nuovo terminal contenitori di Levante del Porto di Napoli, caratterizzato da un fronte di accosto di circa 670 m ed in grado di accogliere, all’ormeggio, una nave porta contenitori da 11.000 TEUs oppure, contemporaneamente, due navi porta contenitori da 6.000 TEUs. Il terminal sarà dotato di gru di banchina a portale (STS – Ship and Shore), di sbraccio massimo pari a 60 m, adibite alle operazioni di carico-scarico delle merci, ed il piano terminale sarà portato alla quota di + 3 m s.l.m.m. rispetto allo zero I.G.M. Poiché l’area dei Porto di Napoli destinata alla realizzazione del terminal contenitori di Levante ricade entro il perimetro del “Sito da bonificare di preminente Interesse Nazionale” di Napoli Orientale, l’opera è stata concepita nel rispetto del DM 471/99. In particolare, le strutture verticali costituenti la cassa di colmata garantiscono coefficienti di permeabilità molto bassi (k ≤10-9) e contribuiscono, insieme al fondo naturale della cassa stessa costituito da uno strato di tufo impermeabile, alla formazione di un unico elemento utile al confinamento dei sedimenti marini caratterizzati da concentrazioni di inquinanti inferiori allo 0,9 della Colonna B, Tabella 1, del DM 471/99, impedendo il rilascio di contaminanti verso l’esterno.I “Lavori di adeguamento della Darsena di Levante a terminal contenitori, mediante colmata e conseguenti opere di collegamento – 2° stralcio, struttura cassa di colmata e banchina-“, appaltati all’A.T.I. Trevi S.p.a. (mandataria) – Consorzio Cooperative Costruzioni (mandante), consistono in:

  • la bonifica a terra del Molo di Levante e la bonifica a mare dei sedimenti marini contaminati
  •   situati lungo l’impronta delle opere da realizzare;
  • la realizzazione delle vasche di stoccaggio dei sedimenti marini dragati;
  • la realizzazione della banchina di accosto del futuro terminal contenitori di Levante consistente in una doppia parere combinata che, a sua volta, costituisce la struttura di contenimento della cassa di colmata lato mare del futuro terminal contenitori;
  • la realizzazione delle opere di presa e scarico della centrale Tirreno Power;
  • la formazione di diaframmi plastici, con tecnologia CSP, per la conterminazione della cassa di colmata lato terra;
  • la deviazione del collettore Vigliena.

Elementi caratterizzanti l’opera sono la doppia parete combinata ed il diaframma plastico costituenti la struttura di contenimento verticale della cassa di colmata. La doppia parete combinata è formata da elementi di acciaio infissi nella formazione tufacea. Tali elementi sono tra loro collegati tramite gargami resi impermeabili a mezzo di resine poliuretaniche. L’area compresa tra le pareti combinate è riempita con materiale arido di cava e con i materiali di risulta delle demolizioni, dei salpamenti, degli scavi e delle trivellazione, a meno della frazione inquinata.

Il diaframma plastico, la cui sommità raggiunge la quota +2.00 m s.l.m.m., è formato da pali trivellati realizzati con tecnologia CSP (Cased Secant Pile). Il processo di esecuzione prevede la realizzazione di un scavo iniziale che rilevi l’eventuale presenza di sotto-servizi e la realizzazione delle corree guida. La paratia continua è ottenuta mediante la formazione di pali primari, successivamente intersecati da pali secondari di chiusura, che si sovrappongono ai primi lungo l’asse del diaframma. La perforazione è eseguita a rotazione, ad elica continua e contemporaneo approfondimento del tubo forma recuperato a fine getto. Conclusa la perforazione, viene pompato, attraverso l’elica, calcestruzzo plastico.

Nell’ambito dei lavori in oggetto, la Scrivente ha contribuito alla formazione dell’ufficio di direzione lavori con un direttore operativo, tre ispettori di cantiere, un assistente al coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione e la segreteria tecnica, svolgendo le attività di cui al DPR 207/2010 ed occupandosi, in particolare, della contabilità dei lavori.  La Scrivente, infine, ha anche fornito supporto alla Stazione Appaltante relativamente alle tematiche ambientali interessanti lo svolgimento dei lavori, quali la bonifica a terra e a mare, la gestione dei materiali di risulta delle demolizioni, dei salpamenti, degli scavi e delle trivellazione e l’esecuzione dei monitoraggi ambientali.